Se hai un e-commerce o comunque un servizio che è già attivo in Italia o nel paese natìo e vuoi espanderlo in altri paesi, devi stare molto attento ad una serie di step e configurazioni necessarie.
Innanzitutto domandati: a chi mi sto rivolgendo? Alcuni CEO e titolari con cui ho parlato negli anni, alla fine volevano creare un sito multilingua, ma per gli stranieri che vivevano in Italia. Discorso diverso per chi, invece, cerca di espandere il mercato rivolgendosi ai Paesi esteri. Parliamo invece qui di siti multiregionali, cioè quando vuoi rivolgerti agli abitanti di un certo Paese.
Analisi
Sicuramente cominciare analizzando il target, la lingua, gli usi, i costumi di una determinata località è uno step necessario per configurare al meglio i processi aziendali lì. Bisogna non perdere la propria brand identity, ma adattandosi e immergendosi in quella specifica cultura. Questo significa che, tecnicamente, anche gli orari possono cambiare. La mia attività avrà sicuramente una chat o un supporto per gli utenti e, qualora si spostasse in America, dovrò avere chi lavora da lì direttamente o assumere persone che vivono in Italia che parlano l’americano, ma disposte a lavorare di notte.
Se ho un e-commerce che voglio aprire anche negli Stati Uniti sarò obbligato a gestire le spedizioni americane, così come dovrò impostare la sales tax (la nostra IVA) dei vari Stati (per esempio: l’aliquota della sales tax della California è il 7,25%).
Altro passaggio è verificare se la mia tipologia di prodotto è opportuna inserirle nel mercato di quel dato Paese. Ad esempio: se vendo carne suina di alta qualità e sto cercando di internazionalizzare il mio e-commerce nei Paesi arabi, ci saranno diversi problemi nel target.
Non per ultimo, adattare la strategia di pricing: il prezzo è un fattore importante per i clienti di tutto il mondo. È necessario adattare la strategia di pricing ai diversi mercati, tenendo conto dei costi di produzione, dei dazi doganali e della concorrenza locale.
Contenuti
Ora che sono entrati in gioco ChatGPT e Bing AI, non farti tentare di scrivere contenuti per il tuo sito o le loro versioni in altri Paesi usando completamente questi strumenti senza revisioni, né controlli umani. Non sono perfetti al 100% e gli errori che possono generare, sono dietro l’angolo.
Avere un copywriter che generi gli articoli, conoscendo alla perfezione: modi di dire, espressioni locali, termini più appropriati al contesto semantico, è di indubbio vantaggio e potenziali segnali che Google potrebbe apprezzare molto, posizionando il tuo sito più in alto rispetto ai tuoi competitor. I contenuti, inoltre, devono tenere conto, oltre alla cultura, ma anche alle regolamentazioni locali e giurisprudenza nazionale, così come ai controlli legati alla qualità del prodotto che potrebbero eseguire nei tuoi confronti.
In America, se vendi prodotti alimentari, potresti ricevere visita dal Food and Drug Administration o dal dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA)
