Come capire quali pagine del sito hanno perso traffico

Abbiamo già parlato di cali di traffico e da quali fattori possono dipendere. Sì, ma un conto è:

  1. prendersi una bella penalizzazione che vale per tutto il sito
  2. Scoprire che solo alcune pagine hanno perso traffico.

Se ti rendi conto di non avere penalizzazioni grosse ( accertandoti che il tuo sviluppatore non abbia commesso violazioni alle linee guida dei motori di ricerca), ma vedi che comunque il sito è sceso di visite, potresti essere autorizzato a pensare che solo alcune pagine sono scese di posizione. Soprattutto, se sono pagine importanti che hanno un ottimo volume (cioè che vengono ricercate da molti utenti al mese) e che portano tanto traffico sul tuo sito. Quindi puoi tirare un mezzo respiro di sollievo e rimboccarti le maniche.

Quali strumenti devo utilizzare per sapere le pagine del mio sito che hanno perso traffico?

Come sempre consiglio di utilizzare gli strumenti fondamentali per la SEO: Analytics e Search Console.

Su GA4 basta selezionare la proprietà del sito web di cui vuoi analizzare il traffico e selezionare:

Report → Coinvolgimento → Pagine e schermate e il grafico ti mostrerà l’andamento delle pagine nel tempo (puoi selezionare le date in alto a destra).

In Search Console, andiamo un po’ più verso l’esterno del sito, incontrando le parole chiavi per cui gli utenti ti trovano.
Una volta selezionata la proprietà che vuoi controllare, basta andare su:

Rendimento e nella tabella sotto il grafico, selezionare “Pagine”. Puoi cliccare su ogni pagina della lista vedendo l’andamento del proprio traffico, selezionando in alto l’intervallo di date. L’impostazione di Search Console di default è di 3 mesi, ma tu puoi ampliarla fino a 16 mesi, così vedrai il rendimento di traffico della tua pagina

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    Così come, al contempo, potrai renderti conto del rendimento delle query cercate (ovvero le parole chiavi) associate alla tua pagina. Nel grafico, dove vedi le tab di “Clic totali, “Impressioni totali” e “CTR media”, a fianco trovi anche “Posizione media”. Selezionando questa spunta, nel grafico vedrai una linea arancione che indicherà se la tua pagina, associata a quella specifica parola chiave, sta salendo di posizione nei risultati di ricerca.

    È una metrica molto importante che molti sottovalutano. Perché è qui che vedi se, effettivamente, la tua pagina scala le posizioni o Google la sta scaraventando nelle ultime pagine di ricerca.
    Ricordati che questa è la posizione media, perciò non quella assoluta. Se Search Console ti indica, ad esempio, che quella pagina è alla posizione 45, potresti trovarla nella quarta pagina di Google, come in quinta o addirittura in terza (molte volte non è puntualmente aggiornata la Console, quindi non prendere per verità assoluta i dati che restituisce).

    Seozoom, invece, ti dà sia l’esatta posizione, all’interno della SERP (le pagine dei risultati di ricerca), della pagina associata a quella parola chiave e sia quanti utenti ha perso. Ricorda che sono solo stime. Puoi anche vedere se ci sia stato qualche aggiornamento dell’algoritmo di Google che può aver inficiato la perdita di posizioni delle pagine in questione. In più, questo meraviglioso strumento, indica se, nonostante la perdita di posizioni, sia, comunque in leggera risalita, rispetto all’ultima scansione Seozoom, o meno. Partendo da questi dati, puoi valutare di lasciar stare un po’ quella pagina, assistendo in modo passivo alla sua risalita oppure rimettere mano al contenuto, ai link, alla velocità ecc…

    Utilizzando Excel ed esportando i dati di questi tre potentissimi strumenti, puoi avere un pieno controllo di cosa fare e su quali pagine esatte agire.

    Nightwatch

    Un altro piccolo strumento, che in realtà è un’estensione di Chrome, si chiama Nightwatch. Una volta installato, nella barra “search query” puoi inserire la parola chiave che ti interessa e nella barra “find url” l’url del sito. In un secondo ti restituirà la posizione esatta della pagina all’interno dei risultati di ricerca. In questo capirai di quanto sei andato sotto per quella pagina, inserendo solo il nome dominio e non l’url completo della pagina del tuo sito.
    È un piccolo strumento. La stessa operazione la puoi fare da Seozoom, ma se sei in quel momento su Chrome e vuoi fare una ricerca al volo, è molto utile.

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