La SEO tecnica è l’insieme delle procedure che rendono un sito scansionabile e indicizzabile per i motori di ricerca. Quindi rendere la vita migliore il più possibile agli algoritmi che, una volta trovate le tue risorse, le vedano facilmente, le indicizzino e le posizionino nelle prime pagine della ricerca, in modo tale da farti trovare dagli utenti interessati alla tua attività. Può essere un’attività complessa talvolta.
Soprattutto in presenza di siti molto ricchi di risorse, vale a dire migliaia di pagine, prodotti, tante categorie, tanti plug-in o librerie. Soprattutto questi ultimi strumenti, che dovrebbero agevolare l’esperienza degli utenti, aiutandoli a convertire meglio e più facilmente, dietro le quinte, invece, appesantiscono di molto l’infrastruttura, rendendo la scansione estremamente complessa e, di conseguenza, comportando la cattiva reputazione dei motori di ricerca che si affretteranno a scaraventare il sito in fondo alle ricerche, dove gli utenti non ti troveranno mai (o quasi).
Controllo dell’hosting
Una volta acquistato il dominio, tieni in considerazione che già in quell’istante comincia la parte tecnica. Il perché è semplice: scegliere un ottimo hosting che abbia determinate caratteristiche e un’ottima assistenza, ti sarà di grande aiuto in futuro. Innanzitutto puoi controllare come è strutturato il Cpanel, ovvero il pannello di controllo per gestire le grandi operazioni del sito. A livello di SEO tecnica, alcuni hosting offrono soluzioni molto interessanti. Ad esempio la possibilità di:
- passare direttamente alla versione HTTPS o trasferire il sito da HTTP ad HTTPS con un click e il redirect massivo compreso
- gestire i redirect da www a non-www (e viceversa) con un click
- avere sottodomini gratuiti
- analizzare i problemi del log per capire se si è vittima di un attacco spam o scansioni di bot “strani” o di URL con parametri
- bloccare gli IP dannosi o sospetti
- comprimere il sito con un click, tramite la Gzip compression che agisce nell’htaccess utilizzando il mod_deflate
- incrementare la velocità della risposta del web server tramite l’uso di CDN
- testare il tempo di risposta del server (TTFB) e intervenire in caso di troppa lentezza
Alcuni di questi strumenti e file sono utilissimi prima che nasca il sito, altri si possono configurare dopo che il sito è online. E infatti la vera partita dell’impostazione SEO tecnica, si gioca proprio sul backend del sito.
Operazioni tecniche sul sito
Se utilizzi un CMS, la prima che ti consiglio è quella di comprare un template leggero ed aggiornato. Questo renderà meno faticoso il lavoro di velocità di caricamento del sito. Una volta scaricato, imposta immediatamente la struttura dei permalink. Ricordati che l’impostazione che piace ai motori di ricerca sono le url parlanti. Quindi niente simboli strani come “?” o simili. Se vuoi, puoi aggiungere le categorie nel percorso URL, ad esempio:
“www.per-seo.it/seo-tecnica/articolo-esempio-tecnico/”
Conseguentemente, utilizzare un plug-in o framework per la SEO come Rank Math per Wordpress o Next.js per i siti in javascript. Per Joomla puoi scegliere tra diverse estensioni, ma alcune funzioni base, come i meta dati e i url “friendly”, sono già presenti dalla versione 3. Una volta scaricata l’estensione, il plug-in o il framework, è necessario andare a settare alcune impostazioni generali. O meglio assicurarsi che siano impostate di default, altrimenti correggere subito, come:
- Meta robots impostati su index-follow
- Verifica Allow degli User-Agent settati nel robots.txt
- Verifica impostazioni di default del .htaccess (o del nginx.conf in presenza del web server Nginx)
- Verifica impostazioni della sitemap e se l’URL è alla fine del robots.txt e se l’URL è raggiungibile con status code 200
- Verifica se ci sono redirect di default.
Bene, se tutte queste operazioni sono corrette, puoi cominciare a mettere mano sul sito aggiungendo contenuti, immagini, video, form di contatto e tutto quello che ti serve per rendere il tuo sito perfettamente utilizzabile dagli utenti.
*Anche se è una parte che riguarda il contenuto, però inserire la gerarchia degli Headings nelle pagine e negli articoli, ha soprattutto il suo effetto nei motori di ricerca quando scansionano queste risorse. Perciò, ricorda:
- H1 sono i titoli delle pagine, nel quale inserire la parola chiave/entità principale,
- H2 sono i titoli delle sottosezioni/paragrafi, dove andrai ad approfondire meglio le entità e i concetti chiave,
- H3 sono i sottoparagrafi dove andrai a sviluppare meglio i “sottoconcetti” introdotti nei paragrafi.
Quindi, MAI scrivere i paragrafi di un articolo o sezioni di una pagina in grassetto. I motori di ricerca hanno bisogno di titoli, non di parole semplicemente “ingrassate”.
Consigli tecnici per aumentare la velocità
Molte volte, non rendendoti conto, potresti appesantire di molto il sito. Come? Tramite immagini molto pesanti, plug-in o estensioni che hanno con sé un bagaglio di codice “sporco” e pesante. Quindi, per facilitare il caricamento del sito:
- Utilizzare immagini sotto i 100kb e in formati recenti come WebP
- Minimizzare Javascript e Css
- Rimuovere Javascript e Css inutilizzati
- Attivare una memorizzazione della cache aggiungendo gli Expires Headers
- Pre-caricare alcuni font
- Ridurre i codici di terze parti (consiglio di utilizzare Google Tag Manager e aggiungere lì i tag come Analytics e il Pixel di Facebook e non inserirli nel sito nei diversi file php) ecc…
È bene sottoporre il sito a scansione periodicamente, tramite Google Page Speed o premendo il tasto destro del mouse su una pagina qualsiasi del tuo sito, cliccando su “Ispeziona” e una volta aperta la tab, nella barra dove trovi “Elements, Console” ecc…c’è anche la sezione “Lightouse”. Clicca lì ed esegui l’analisi della pagina. Occhio, però, se stai usando Google Chrome ed hai alcune estensioni nel browser, queste potrebbero influire negativamente dandoti un punteggio non corretto. Consiglio di eseguire questa procedura aprendo una finestra di navigazione in incognito.
Consigli tecnici per i siti creati non utilizzando i CMS
Probabilmente utilizzare un framework Javascript potrebbe essere un problema, perché i motori di ricerca non possono leggere il contenuto generato dinamicamente da JavaScript e, se non si prendono le dovute precauzioni, non leggeranno l’HTML della pagina, ma solo una piccola parte di codice che non riusciranno ad interpretare perché sprovvista di contenuto. Quindi, non ci potrà essere un’indicizzazione corretta.
La cosa da fare è: eseguire il rendering (il processo in cui la parte dell’algoritmo di Google, il Web Rendering Service (WRS) prima. Il pre-rendering nel web server, appunto. Lì, il bot sarà in grado di leggere l’HTML completo, generato dalla pagina web.
Per fare ciò:
- I siti creati in React, possono utilizzare l’ottimo framework: Next.js
- Mentre quelli creati in Vue.js possono scegliere tra Nuxt o Quasar
- Angular ha al suo interno la tecnologia Universal.
Quindi, se si hanno le giuste precauzioni, anche con Javascript (con cui Google non ha sempre un rapporto idilliaco, nonostante gli enormi passi in avanti, soprattutto dal 2019 in poi, da quando il WRS utilizza la versione più aggiornata di Chrome per il rendering) è possibile riuscire a indicizzare e posizionare ottimamente i propri siti web.
Come funziona tecnicamente la ricerca Google
Una volta terminato il sito, vorresti vederlo pubblicato nei risultati dei motori di ricerca, giustamente. Vediamo insieme quali sono e come funzionano le fasi che portano il tuo sito alla notorietà (te lo auguro) sulla SERP (le pagine dei risultati di ricerca):
1- Scansione
In genere è Google che trova direttamente i siti da scansionare, quindi non dovrebbero esserci problemi, ma se il tuo sviluppatore ha impostato qualcosa di sbagliato, allora il crawler (l’algoritmo di Google) potrebbe non riuscire a scovarlo. Cosa controllare?
- Che il sito non sia stato messo in no-index
- Che il sito sia scansionabile dal robots.txt
- Che il crawler possa eseguire il rendering se siamo in presenza di javascript.
Attenzione! Il tuo sito, se è stato pubblicato da pochissimo (parliamo di qualche ora o qualche giorno) è normale che ancora i motori di ricerca non l’abbiano ancora scansionato. Pazienta un attimo. Nel frattempo, registrati su Search Console e vedi quali possano essere i problemi che incontrano i motori di ricerca. Puoi inviare la sitemap.xml: un documento comunica la struttura del sito e i crawlers potrebbero rilevare più velocemente le pagine del tuo sito. Assicurati, però, che contenga pagine con status code 200. Se contiene risorse in 404 (ad esempio un sito vecchio che non hai reindirizzato), i bot scansioneranno le risorse non disponibili, e il tuo sito non verrà indicizzato.
2- Indicizzazione
Una volta che la scansione è finita e, il crawler recupera gli URL inseriti nel sito tramite i link (quindi non solo testo, ma immagini, video, animazioni), inizia l’indicizzazione. Ovvero inserisce tutte queste informazioni che immagazzina nel suo archivio.
Nota importante! Se il sito è indicizzato non vuol dire che è visibile nei risultati di ricerca ancora. Vuol dire, invece, come ho appena detto, che il sito è stato memorizzato nel grande database di Google. Quindi, siamo ancora “dietro le quinte”. Questa fase è molto delicata perché Google potrebbe scegliere di tenere il sito nel suo indice se incontra alcuni problemi (come abbiamo già visto per la scansione), quali:
- I contenuti sono estremamente scarni
- I meta robots sono settati su no-index
- La struttura del sito o il linguaggio di programmazione utilizzato rende difficile l’indicizzazione.
3- Pubblicazione
Puoi stare più sereno una volta che Google e gli altri motori di ricerca, sceglieranno di pubblicare il tuo sito nelle loro pagine dei risultati di ricerca. In quest’ultima fase, se un utente esegue una ricerca e, se i motori di ricerca lo riterranno opportuno, il tuo sito potrebbe apparirgli per quella determinata parola. Più il sito acquisirà autorevolezza, più verrà mostrato per parole chiavi molto competitive.
Cosa controllare periodicamente?
Una volta pubblicato e posizionato, è bene eseguire quasi sempre un controllo sull’andamento del sito per capire in tempo se dovessero sorgere problemi tecnici di ogni tipo. Abbiamo alcuni strumenti per farlo:
La Search Console
Strumento imprescindibile per ogni tecnico della SEO, da qui puoi vedere, innanzitutto:
- Se ci sono pagine non indicizzate e il relativo motivo
- Se la sitemap è inviata correttamente e i motori di ricerca hanno problemi nelle periodiche letture
- Se ci sono penalizzazioni manuali da risolvere
- Se la versione mobile offre una buona esperienza all’utente
- Se i Core Web Vitals presentano problemi o meno
E altri tipi di eventuali problemi. Ma già se tieni d’occhio questi parametri, è già un ottimo lavoro.
Screaming Frog
Strumento per eccellenza per capire se all’interno del sito ci sono problemi tecnici, come:
- Errori 4xx e 5xx
- Contenuti duplicati interni ed esterni
- Link rotti interni ed esterni
- Redirect
- Presenza o meno di canonical
- Presenza o meno di hreflang
- Meta tag duplicati o assenti…
… E tantissimo altro. Ci vorrebbe un manuale (come molti hanno già scritto) per conoscere tutte le potenzialità di Screaming Frog.
Aggiornarsi sugli aggiornamenti algoritmici
Devi tenere sempre d’occhio gli aggiornamenti dell’algoritmo di Google. Molti di questi, non ti creeranno nessun problema, ma altri potrebbero interessarti e avvisarti su quali modifiche apportare immediatamente al sito. Ma avere contenuti freschi, aggiornati, di qualità e autorevoli e mantenere tutte le operazioni descritte finora sul sito, in uno stato ottimale, faranno da scudo al tuo sito, permettendoti di resistere anche ad un core algoritmico più pesante.
Certo, le fluttuazioni potranno esserci, i cali di traffico saranno dietro l’angolo, ma, con una buona dose di lavoro e le giuste strategie nuove, non dovresti avere problemi a recuperare la fiducia di Google. Consiglio di controllare periodicamente la pagina Twitter di Google SearchLiaison. Qui vengono segnalati, ogni volta, in anteprima, i roll out dei nuovi aggiornamenti.
Conclusione
Non lasciarti spaventare dalla SEO tecnica. Come diceva Tom Hanks in “Philadelphia” (film straordinario):
“Ogni problema ha una soluzione. Ogni problema ha una soluzione”.
Se il sito è configurato bene e i motori di ricerca non hanno alcun tipo di problema, non devi preoccuparti. E se dovessero presentarsi errori e piccole penalizzazioni manuali, datti un po’ di tempo. Correggi le eventuali anomalie e torna più forte in SERP.
Se hai bisogno di aiuto, sono qui per darti una mano.
Inviami una email a: info@per-seo.it
Qui intanto troverai delle piccole guide che approfondiscono ciò che ho scritto qui sopra. Dacci un’occhiata e, in caso, fammi sapere.