Quale sistema è il migliore per creare un sito?

Beh la scelta è varia, anche perché non c’è solo un modo per creare i siti.

Ci sono diversi CMS (Content Management System: cioè software che consentono di creare siti in maniera più semplice rispetto alla programmazione) tra cui scegliere, ognuno con i suoi punti di forza e di debolezza. Tantissimi siti vengono realizzati con WordPress (forse quello più utilizzato), ma non è raro vedere anche siti in Drupal e Joomla. Drupal sicuramente è un po’ più complesso e richiede un minimo di conoscenza di codice.  Questo, però, permette di avere un sito altamente personalizzabile e configurabile. Quindi, alla fine, la risposta più scontata è anche la più vera, ovvero: dipende quello che l’utente vuole.

Quale metodo per un e-commerce?

Ci sono diversi metodi per creare un sito web e-commerce, ma in generale ci sono alcune linee guida che potresti seguire per assicurarti di creare un sito web funzionale e accattivante. Poi, certo, la parolina magica è dipende. Dipende se è un e-commerce grosso, medio, piccolo o single product. Sì, anche gli e-commerce per un singolo prodotto esistono e, se creati in maniera adeguata, danno ottimi risultati. Io stesso ho creato un e-commerce con solo una bottiglia di olio calabrese, ma l’azienda vendette tantissimo perché, oltre ad avere qualità ottime ed essere coltivato a 400 metri s.l.m., il sito rispettava tutte le caratteristiche della SEO tecnica ed in più, l’azienda aprì un piccolo blog all’interno di esso, dove contenuti freschi, autorevoli, aggiornati, venivano aggiunti ogni giorno. Ovviamente, non potei pensare di aprire un e-commerce per un singolo prodotto utilizzando un’infrastruttura estremamente complessa come ad esempio Magento. Utilizzai semplicemente il CMS WordPress + Woocommerce (il plugin che permette di rendere il sito WordPress un e-commerce aggiungendo metodi di pagamento, aggiunta di prodotti, metodi di spedizione ecc…). Cosa diversa quando ebbi a che fare con un sito come “Farmacia del sorriso“, dove i farmaci erano migliaia e migliaia. Infatti non sviluppai il sito io, ma il titolare della farmacia delegò un esperto sviluppatore affinché creasse la struttura per ospitare quel numero enorme di prodotti da vendere.

 

Meglio Magento o Prestashop?

Mi ripeto: dipende dalle esigenze. Per dirla in breve, Magento è un colosso per e-commerce molto grossi, sia in termini di prodotti che in quantità di traffico sul sito. Prestashop potrebbe essere utile per negozi di media entità. L’interfaccia gestionale per chi deve mettere mano al sito, è più semplice così come quella utente: molto intuitiva. I moduli (un po’ come i plugin di WordPress) e temi disponibili per personalizzare il tuo negozio. Insomma, se hai un negozio non troppo grosso e non hai budget per assumere uno sviluppatore, Prestashop si “presta” molto di più.

 

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    Si può fare una buona SEO con Magento o Prestashop?

    Certo, soprattutto con Magento 2, gli sviluppatori della piattaforma hanno compreso l’importanza di avere un CMS e non solo un gestionale e-commerce. Quindi anche per quanto riguarda la SEO, Magento offre tutte le soluzioni alle problematiche che affliggono i SEO quotidianamente: dall’invio della sitemap alla riscrittura delle URL, dall’inserimento dei meta tags all’utilizzo dei canonical e così via. Così anche per Prestashop esistono vari moduli come Modulo Google Tag Manager Enhanced Ecommerce per configurare Tag Manager sul sito, o Modulo SEO EXPERT per l’automatica compilazione dei meta tag. Ormai non esistono CMS che non prevedano moduli e plugin adatti per i motori di ricerca. Sarebbe semplicemente assurdo pensarlo nel 2023.

    E per aprire un blog quale metodo è il migliore?

    Sicuramente WordPress è il CMS più adatto. È sostanzialmente nato per creare blog. Ora ci si può creare un po’ di tutto, ma l’ottimizzazione degli articoli rimane uno dei suoi punti più forti. WordPress, inoltre, dà ampio spazio a tutorial, articoli al suo interno che aiutano i novelli blogger ad ottimizzare i loro contenuti, dargli man forte a configurare un minimo i temi e plugin e come gestire in toto la piattaforma. Particolare sottovalutato è: la scelta dell’hosting. Esso deve offrire servizi di qualità, ma soprattutto possedere eccellenti server. Ho visto molte volte siti in WordPress ottimamente performanti che però restituivano quasi continuamente errori 500, come il 508 perché le risorse del server erano sovraccariche. Questi errori non dovrebbero esistere, o quantomeno non così frequentemente. Questo naturalmente vale per i blog, gli e-commerce o qualsiasi altro sito che abbia un minimo di visitatori.

    È possibile fare siti senza utilizzare i CMS?

    Certo che è possibile, ma è una strada abbastanza ripida, costosa e richiede molto più tempo. Ma sì, è possibilissimo. Tra i linguaggi PHP, HTML e Javascript si possono sviluppare siti web altamente performanti e personalizzati fino al minimo dettaglio; cosa molto più faticosa con i CMS e i moduli/plugin, perché essendo sviluppati da programmatori esterni, offrono sicuramente soluzioni ottimali per le esigenze degli utenti, ma limitate. Se un responsabile di un’azienda richiedesse troppe specifiche da personalizzare, probabilmente si dovrebbe ricorrere ad altri plugin e si appesantirebbe il sito, nonché rischiare di farli confliggere tra loro facendo “scazzare” il sito sia graficamente che sul piano delle funzionalità anche basiche.

    Ci sono framework orientati agli eventi o agli oggetti come Python o Javascript che, al loro interno, possiedono delle librerie (una specie di plugin dei CMS) ed una volta configurate, rendono i siti web perfettamente funzionanti in ogni minimo aspetto.

    Poi ci sono i siti web serverless  che prevedono l’utilizzo di servizi di cloud computing come AWS Lambda. Sono adatti più che altro per sviluppare applicazioni senza preoccuparsi delle problematiche relative ai server la cui gestione è completamente affidata ai servizi di cloud computing.

    Cos’è React?

    React è un framework Javascript per creare interfacce utenti molto potente, infatti rende i siti estremamente veloci e reattivi grazie ai suoi componenti. Ma ho voluto dedicare un paragrafo a questo framework (molto utilizzato da un’infinità di sviluppatori) per una ragione molto precisa: se non è configurato bene, i siti web potrebbero ricevere un danno infinito alla loro visibilità sui motori di ricerca. Questo perché? Perché storicamente Javascript e la SEO hanno un rapporto un po’ conflittuale.

    Javascript e la SEO: una storia di odio e amore

    Il problema del rapporto tra la SEO e il linguaggio Javascript è rappresentato dal Rendering: ossia quando un browser web scarica il codice Javascript di una pagina web. I vantaggi di questa opzione (che molto spesso è di default) sono: minor carico sul server e funzionalità del sito che vengono eseguite sul dispositivo specifico (smartphone, tablet, pc ecc…) senza che la pagina abbia bisogno di ricaricarsi. Quindi sicuramente la velocità è uno dei fattori che contribuiscono all’esperienza utente su quella pagina web. Purtroppo non possiamo dire la stessa cosa dei crawlers dei motori di ricerca (ovvero i software dei motori di ricerca che analizzano le pagine web). Google bot ad esempio, eseguendo un rendering di una pagina lato client, non vede l’HTML della pagina con tutte le specifiche e i meta tag aggiunti dai SEO o i webmasters di quei siti, ma vede soltanto una porzione di codice, molte volte, “striminzita”. E il resto dov’è? Sul server web. In sostanza i motori di ricerca rimangono a stomaco vuoto e l’indicizzazione delle pagine non avviene o avviene con molta difficoltà/in ritardo.

    rendering javascript
    fonte: https://developers.google.com/search/docs/crawling-indexing/javascript/javascript-seo-basics?hl=it

    Che fare?

    Ma se allora l’HTML è rimasto sul server web, non si possono mandare i crawler dei motori di ricerca sui server web invece che rimanere sul browser, così leggono per bene tutto ciò che contengono le pagine web? Sì, ed è una delle soluzioni ottimali. Oltre quindi a riuscire a leggere l’HTML completo, questa operazione, chiamata appunto “rendering lato server” fa sì che il crawler legga tutto prima che il browser riceva una risposta. Quindi, sempre in termini SEO, i Core Web Vitals (ossia le metriche che valutano la velocità e la stabilità del layout delle pagine web), esultano!

    Ad esempio è possibile utilizzare un altro framework chiamato: Next.js, il quale, appunto, riesce a far eseguire la scansione dei javascript sul server web ai crawler dei motori di ricerca i quali possono accedere alla versione pre-renderizzata della pagina e indicizzarla correttamente, garantendo che il contenuto della pagina sia disponibile per la ricerca.
    Next.js fornisce anche funzionalità SEO specifiche, come il supporto per meta tag personalizzati e URL SEO-friendly, la generazione di mappe del sito XML e il supporto delle funzionalità di Open Graph e Twitter Card per migliorare la condivisione sui social media.

    Conclusione

    Abbiamo parlato un po’ del framework Next.js, ma è bene essere chiari: In generale, qualsiasi framework o libreria JavaScript che utilizza il rendering lato client (client-side rendering) può causare problemi SEO. Questo perché, ripeto, i motori di ricerca spesso non riescono a eseguire il rendering del codice JavaScript e quindi non sono in grado di indicizzare completamente il contenuto della pagina web.

    Ad esempio: Angular, Vue.js, Ember.js, Backbone.js ecc…

    Come si è visto, le strade delle creazioni di siti sono infinite e sarebbe solo una follia elencarle in un articolo. Ci vorrebbero manuali e manuali (anzi già ci sono). Poi, come al solito, dipende dalla complessità del progetto che si intende realizzare. Progetti più semplici come un blog o un piccolo e-commerce, richiedono l’intervento di un webmaster che sappia lavorare con i CMS. Altro conto è sviluppare un backend “gestionale” completamente personalizzato e un frontend che supporti alcune specifiche funzionalità per gli utenti. E in questi casi, mi spiace dirlo, ma bisognerebbe fare un investimento serio….molto serio.

    E tu come hai sviluppato (o fatto sviluppare) il tuo sito web? Scrivimelo in un commento ⤵️

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